Il Padreterno terreno, San Mario Draghi non sopporta assolutamente che qualcuno si permetta di sindacare le sue decisioni.
Lui è il Capo Supremo, lui è il Monarca, lui è l’Imperatore, lui è lo Zar, lui è il Ras, lui è il Duce, lui è Dio!!
Guai a chi si sogna di contraddirlo!!
Il suo governo, però, è finito in minoranza 4 volte sul decreto mille proroghe.
Questo, per il draghetto-banchiere è un affronto intollerabile, una offesa alla sua tirannica figura! Ne va della sua fama, della sua dignità, del suo prestigio a livello locale, europeo, mondiale.
Ed allora, con la coda fra le gambe, corre dal paparino “Tristezza” a piangere, a pregarlo di mettere in riga quei discoli che, dopo un anno di regno incontrastato, stanno iniziando a fargli qualche dispettuccio.
Ed il suo datore di lavoro sa molto bene come fare per frenare le bizze di qualche testa calda!!
Immediatamente salirà in cattedra e minaccerà questi scavezzacolli di mandarli di corsa alle elezioni.
E loro, poveretti, siccome il 22 di settembre maturano 4 anni, sei mesi e un giorno per raggiungere l’agognata pensione, si metteranno tutti la coda fra le gambe e torneranno a genuflettersi al Dio, all’Imperatore, a sua Maestà facendolo felice e contento-
Il vero volto della politica, purtroppo, è questo!!