Al “ristorante” vaccinale FIGLIUOLO trovi una fornitissima carta delle pietanze (consenso informato) che devi firmare prima di “ingoiare” qualsiasi cosa perché il ristoratore, con tale documento in mano, può mandarti di traverso il "pranzo" ma non risponde penalmente e civilmente del suo comportamento; trovi “camerieri” gentilissimi che ti illustrano la lista dei piatti decantando la bontà, la genuinità, gli effetti benefici dei cibi che stanno per esserti serviti; come primi piatti ti vengono consigliate due dosi di Pfizer, Moderna o Johnson & Johnson; come secondo una terza dose di vaccina (ops vaccino) con contorno di green pass, super green pass, obbligo vaccinale, carciofi alla Speranza, cicuta alla Draghi, sformato alla Mattarella, fritto misto alla Won del Leyne, il tutto “condito”con olio vergine di ricino. Con queste bontà culinarie saresti arrivato alla frutta ma la “casa” Figliuolo ha ancora delle sorprese per te. Ti serve in un piatto d’argento un dolce a base di quarta dose con un assaggino della quinta e, dulcis in fundo, una portentosa pasticchina della Pfizer come digestivo. Entro cinque giorni, se non hai digerito il tutto, la casa consiglia una salutare passeggiata fra i cipressi per ossigenarti.